Il Gruppo di Planetologia dell’ Osservatorio di Torino è interessato principalmente agli studi delle proprietà fisiche dei corpi minori del sistema solare, in particolare gli asteroidi. L’attività di ricerca è portata avanti con collaborazioni con i più importanti istituti di ricerca in Europa, U.K. , Stati Uniti e Cina. Le principali attività comprendono la determinazione delle proprietà fisiche della popolazione degli asteroidi della cosiddetta fascia principale, tra Marte e Giove, la modellizzazione della loro evoluzione collisionale, e l’identificazione e gli studi fisici delle famiglie dinamiche di asteroidi.L’attività svolta comprende sia un aspetto teorico e di modellizzazione, sia un aspetto osservativo usando tecniche di indagine spettroscopica, fometrica e polarimetrica.
Da alcuni anni, un grosso investimento di tempo e risorse umane è dedicato allo sviluppo dei programmi di riduzione di dati asteroidali ottenuti dalla missione spaziale Gaia dell’ ESA, attualmente in corso. Gaia è una delle missioni più importanti delll’ Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Il Gruppo di Planetologia di Torino ha la responsabilità di sviluppare le procedure informatiche per il processamento e la riduzione dati al fine di ricavare le proprietà fisiche degli oggetti del Sistema Solare osservati da Gaia.
Nel campo delle osservazioni da Terra, il gruppo torinese è tra i leaders mondiali nel campo delle indagini sullo stato di polarizzazione della luce solare diffusa dalle superfici asteroidali, e sull’utilizzo di queste informazioni per dedurre parametri fisici importanti delle superfici di questi oggetti. In particolare, i ricercatori torinesi hanno scoperto una nuova classe di asteroidi caratterizzati da proprietà che suggeriscono che questi oggetti (i cosiddetti Barbarian asteroids) possano essere tra gli oggetti più antichi del Sistema Solare.
In tempi più recenti si è avviata una collaborazione con il gruppo INFN di Torino, con l’obiettivo di utilizzare ai fini dello studio delle meteore brillanti alcuni progetti di missione concepiti originariamente per lo studio di raggi cosmici ultra-energetici, mediante sensori da collocare a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Attualmente, si stanno analizzando dati acquisiti dallo strumento Mini-EUSO, da alcuni mesi a bordo della SSI, che includono numerosi segnali di meteore.
Il gruppo di planetologia dell’Osservatorio ha inoltre ampliato la sua attivita’ scientifica all’osservazione da terra di meteore luminose (bolidi), e coordina il progetto nazionale PRISMA, una rete di strumenti automatici di rivelazione che copre gran parte del territorio nazionale. Tra i successi piu’ recenti e’ da citare l’osservazione del cosiddetto bolide di Capodanno del 2020, che ha portato al ritrovamento di un meteorite appena tre giorni dopo la caduta nel territorio di Cavezzo (Modena), nell’area corrispondente alle previsioni effettuate sulla base della traiettoria registrata da diverse stazioni osservative.

Personale

Ricercatori: D. Gardiol, F. Fenu 

Collaboratori esterni: A. Cellino

Dottorandi: D. Barghini

Contatti

Alberto Cellino Email: alberto.cellino at inaf.it

Progetti