Immagine composita di Centaurus A. Due giganteschi getti emessi dal buco nero centrale si propagano nel mezzo intergalattico. Crediti: ESO/WFI (visibile); MPIfR/ESO/APEX/A. Weiss et al. (microonde); NASA/CXC/CfA/R. Kraft et al. (X-ray)

Il Gruppo di Ricerca Extra-galattico a Torino incentra le sue attività sugli aspetti osservativi e teorici dei Nuclei Galattici Attivi (AGN) ed in particolare delle radio galassie.

Gli AGN sono regioni molto compatte al centro delle galassie da cui proviene una grande quantità di energia prodotta dall’accrescimento di gas e povere su un buco nero super-massivo, con una massa di 1 milione – 10 miliardi di masse solari.

In alcuni casi, parte dell’enorme energia prodotta dall’accrescimento viene liberata sotto forma di getti di particelle cariche lanciati a una velocità vicina a quella della luce perpendicolarmente al disco.

Questi getti emettono soprattutto in banda radio, e in questo caso le galassie ospite vengono denominate “radio galassie”.

Personale

Ricercatori: B. Balmaverde,  A. Capetti, C. M. Raiteri, P. Rossi, R. Soria

Collaboratori esterni: G. Bodo, M. Villata

Postdocs: M. I. Carnerero

Dottorandi: S. Casadei, M. Coloma Puga

Campi di ricerca principali

• All’Osservatorio di Torino vengono studiate le radio galassie con dati provenienti da tutte le bande dello spettro elettromagnetico, utilizzando osservazioni di vari telescopi da terra e dallo spazio, come Hubble Space Telescope (in ottico), Chandra (in X-ray), il Very Large Telescope (VLA) in Cile o l’Atacama Large Millimeter Array (ALMA). Lo scopo principale è di investigare le cause delle diverse proprietà osservate delle radio galassie, i meccanismi fisici all’origine dell’emissione osservata e l’impatto che l’energia emessa dalla radio galassia ha avuto nella formazione ed evoluzione della galassia ospite (ref. Balmaverde, Capetti).
• Quando i radio getti puntano nella nostra direzione, l’AGN viene denominato “blazars”. La sua emissione subisce quindi un effetto di beaming relativistico e mostra una forte variabilità in tutte le bande. La collaborazione del WEBT (Whole Earth Blazar Telescope: https://www.oato.inaf.it/blazars/webt/ ), guidata da ricercatori dell’Osservatorio Astrofisico di Torino, si occupa di organizzare campagne osservative per monitorare la variabilità dei blazars allo scopo di identificare i meccanismi fisici all’origine della creazione e propagazione del getto (ref. Carnerero, Raiteri, Villata).
• Da un punto di vista teorico i radio getti vengono studiati attraverso simulazioni numeriche che cercano di riprodurre le proprietà osservate (ref. Bodo, Rossi).

Metodologie

• Analisi di osservazioni multi-frequenza di nuclei e getti di radio galassie
• Monitoraggio di curve luce di blazars
• Simulazioni multi-scala di getti di plasma relativistici

Contatti

Barbara Balmaverde Email: barbara.balmaverde@inaf.it

Progetti