di Daniele Gardiol

E sono due! Dopo il ritrovamento della meteorite Cavezzo, avvenuto ai primi di gennaio del 2020, i calcoli eseguiti dagli esperti della rete Prisma hanno fatto nuovamente centro, stavolta indicando nella zona nord di Matera quella della possibile caduta della meteorite di San Valentino.

Lo scorso 14 febbraio, verso le sette di sera, un luminoso bolide è stato osservato da numerosi testimoni solcare il cielo della Puglia e della Basilicata. Subito era scattato l’avviso ai mezzi di comunicazione e il giorno stesso due fratelli, Gianfranco e Pino Losignore, hanno notato la presenza di alcuni sassi sul balcone dell’abitazione dei genitori, residenti nella periferia di Matera, che avevano udito un forte botto la sera precedente.

Finora sono stati recuperati decine di frammenti per un totale di oltre 70 grammi che sono stati consegnati a Carmelo Falco, rappresentante del Project Office della rete Prisma. Questo materiale verrà presto sottoposto ad analisi per determinare composizione chimica, mineralogia e caratteristiche petrografiche utili alla classificazione.
Le meteoriti, infatti, hanno attraversato quasi inalterate i circa 4,5 miliardi di anni dalla formazione del Sistema Solare e forniscono informazioni preziose agli scienziati che studiano i processi di formazione dei pianeti, Terra compresa.

Per ulteriori informazioni sulla rete PRISMA consultare il sito o contattare Daniele Gardiol ( daniele.gardiol at inaf.it , tel. 349 197 7591)

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I frammenti della meteorite caduta la sera di San Valentino nella zona Nord di Matera.

I frammenti della meteorite caduta la sera di San Valentino nella zona Nord di Matera. Crediti: PRISMA/INAF.