Continua orientandosi nel cielo stellato dell’Unione Europea il percorso del progetto STARLIGHT Erasmus, di cui il nostro Osservatorio è partner capofila.
La prima scuola per aspiranti guide turistiche dei cieli bui si è appena svolta a Razlog, in Bulgaria, dal 25 al 29 settembre. 14 partecipanti, tra cui un nutrito gruppo di italiane e italiani, si sono confrontati su come sviluppare un modello di business legato all’osservazione dei cieli bui e a tutto quello di cui si può parlare riguardo alla notte, agli animali notturni e alle tante storie che legano l’essere umano alle stelle. Una settimana intensa e piena di nuove scoperte, supportati da esperti sia per l’aspetto economico che naturalistico e astronomico. Il tutto condito da visite sul territorio e a serate di osservazione delle stelle e di scoperta degli animali che vivono la notte.

La scuola in Italia ad aprile 2024

Ora continua il percorso e la prossima tappa sarà in Italia con la Spring School che si terrà dal 15 al 19 aprile nelle Alpi Cozie. Fervono i preparativi di una 5 giorni che porterà i temi del progetto sul territorio dimostrando come questo nuovo tipo di turismo possa essere un’opportunità sostenibile e interessante per le nostre vallate alpine, ricche di biodiversità e discretamente lontane dall’inquinamento luminoso delle città.


Inquinamento luminoso, perché è un tema importante

Proprio sulla questione dell’inquinamento luminoso, il cui impatto va ben oltre l’impossibilità di osservare le stelle, abbiamo appena realizzato un video che potete vedere qui in anteprima!

Per maggiori informazioni sul progetto Starlight potete contattare il responsabile del progetto

Daniele Gardiol – EMAIL: daniele.gardiol@inaf.it