di Alessandro Bemporad

L’atmosfera del Sole, la corona solare, è costituita di plasma. La dinamica dei fenomeni che avvengono nella corona solare è dominata dagli intensi campi magnetici che, partendo dalla superficie solare, la fotosfera, la attraversano formando ad esempio le note arcate coronali.
Tuttavia la misura di questi campi magnetici è molto complessa e richiede osservazioni che combinino la spettroscopia con la polarimetria, tecniche che richiedono tempi di osservazione relativamente lunghi e condizioni osservative particolari.
Al contrario, la misura delle densità dei plasmi coronali è molto più semplice, ed è possibile anche da terra con osservazioni coronografiche dell’emissione polarizzata nella luce visibile, come quelle acquisite ad esempio dal coronografo dell’Osservatorio di Mauna Loa.

Un recente studio appena pubblicato ha mostrato che, in modo inaspettato, sotto un’opportuna ipotesi mai testata prima è possibile determinare una misura dei campi magnetici coronali proprio dalla distribuzione delle densità del plasma, considerando i campi non tanto come una proprietà locale, ma come una proprietà globale della corona solare.

Lo studio si è basato su osservazioni della corona solare acquisite durante l’eclissi totale di sole del 21 agosto 2017 che ha attraversato tutti gli Stati Uniti, osservazioni acquisite con una comune macchina reflex combinata con un filtro polarizzatore lineare operato manualmente.

Il confronto con i campi magnetici predetti da uno dei modelli più avanzati esistenti di estrapolazione dai campi fotosferici ha mostrato un accordo sorprendente.
Questa tecnica apre quindi in modo inatteso nuove prospettive per lo studio dei campi magnetici coronali e quindi di tutti i fenomeni di plasma ad esso collegati.

Montaggio ottenuto unendo un’immagine della corona acquisita da Alessandro Bemporad durante l’eclissi del 2017 con una del Sole in EUv acquisita dal telescopio Aia a bordo della missione Sdo. Crediti: A. Bemporad, Sdo

Montaggio ottenuto unendo un’immagine della corona acquisita da Alessandro Bemporad durante l’eclissi del 2017 con una del Sole in EUv acquisita dal telescopio Aia a bordo della missione Sdo. Crediti: A. Bemporad, Sdo