Un settimana fa, venerdì 10 aprile, alle 6:25 di mattina ora italiana, la sonda europea BepiColombo si è avvicinata alla Terra, “sfiorandola” a soli 12.677 km di distanza per effettuare una delicata manovra di flyby le permetterà di raggiungere a dicembre 2025 la sua meta finale: Mercurio.

BepiColombo

Credits: Jon Marchant of the Liverpool John Moores University, Liverpool telescope

In questo momento BepiColombo si sta allontanando sempre più dalla Terra, diventando giorno dopo giorno più debole. Tuttavia, grazie all’aiuto di Jon Marchant della Liverpool John Moores University giovedì sera 15 aprile siamo riusciti a fotografare la sonda per fargli un ultimo saluto mentre sta attraversando la costellazione dell’Idra a una distanza di 2 milioni di  km, pari a circa 5 volte la distanza Terra-Luna.

La fotografia qui riprodotta (a sinistra) è stata ripresa dal Liverpool Telescope presso l’isola di La Palma alle Canarie. Il campo qui riprodotto ha una larghezza di circa 2 minuti d’arco; le stelle più deboli visibili hanno una magnitudine visuale di 22, mentre il puntino indicato nel circoletto verde è prodotto dalla flebile luce solare riflessa da BepiColombo che qui appare come una stella di magnitudine 20.  Di fianco è riportata la stessa porzione di cielo, ottenuta dalla Sloan Digital Sky Survey (SDSS).

L’INAF e l’Astrophysics Research Institute collaborano a vari progetti osservativi, coordinati da Richard Smart (INAF-OATo), tra cui il monitoraggio con altissima precisione da Terra del moto del satellite astrometrico Gaia per conto dell’ESA.

Leggi l’intervista ad Alessandro Spagna sul sito INAF