I blazar sono nuclei galattici attivi (AGN) associati a un buco nero supermassiccio all’interno di una galassia ospite. La loro caratteristica è l’emissione di un getto di plasma che si muove a velocità relativistiche lungo la nostra linea di vista.
Un recente lavoro, coordinato da Claudia M. Raiteri (in collaborazione con vari autori, tra cui Massimo Villata, Maria Isabel Carnerero e Barbara Balmaverde dell’OATO), indaga la variazione di luminosità in un blazar denominato S50716+714, utilizzando il telescopio spaziale TESSTransiting Exoplanet Survey Satellite.
I ricercatori hanno analizzato la curva luce, cioè la variazione della luminosità del blazar in funzione del tempo, con risoluzione temporale di 2 minuti, utilizzando anche osservazioni fotometriche di vari telescopi sparsi in tutto il mondo della rete WEBT (Whole Earth Blazar Telescope).
Hanno quindi scoperto che la variabilità con tempi scala al di sotto di circa 5 ore è probabilmente correlata a sottostrutture del getto; invece la variabilità con tempi scala più lunghi (superiori a 12 ore) è probabilmente dovuta a piccole variazioni di orientamento del getto rispetto alla linea di vista.
L’articolo “The dual nature of blazar fast variability: Space and ground observations of S5 0716+714” di Raiteri C. M. et al. è stato pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

Artistic representation of a blazar

Credit: M. Weiss/CfA

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