
Diagramma raggio-periodo dei pianeti extrasolari con breve periodo orbitale e misurazioni accurate di massa e raggio. Le posizioni di TOI-5800 b, TOI-5817 b e TOI-5795 b sono evidenziate, insieme ai confini basati sulla popolazione del cosiddetto deserto, "ridge" e della savana di Nettuniani. Credits: L. Naponiello.
Di Luca Naponiello
Un team internazionale guidato dall’ INAF di Torino ha confermato la scoperta di tre esopianeti appartenenti alla categoria dei “Nettuniani caldi”. Si tratta di mondi con dimensioni simili a quelle di Nettuno e Urano, ma che orbitano molto vicino alle loro stelle, completando un’orbita in pochi giorni. Questa regione dello spazio, nota come “deserto dei Nettuniani caldi”, è caratterizzata da una sorprendente scarsità di pianeti con raggi tra 3 e 7 volte quello terrestre e orbite molto strette. Le ragioni di questa rarità non sono ancora del tutto comprese: potrebbero essere legate alla perdita di atmosfera causata dalla radiazione stellare, a processi di migrazione orbitale o all’interazione con altri corpi celesti.
Le nuove scoperte sono il risultato del programma internazionale HONEI (Hot Neptune Initiative), che ha come obiettivo quello di individuare pianeti adatti a studi atmosferici con telescopi spaziali e terrestri d’avanguardia, come il James Webb Space Telescope (JWST) e l’ Extremely Large Telescope (ELT). Per ottenere questi risultati, gli astronomi hanno combinato i dati del satellite della NASA TESS con osservazioni di precisione effettuate dagli spettrografi HARPS (in Cile) ed HARPS-N (alle Canarie).
Tra i tre nuovi pianeti spicca TOI-5800 b, che orbita intorno alla sua stella in appena 2.6 giorni. Con un raggio di circa 2.5 volte quello terrestre e una massa pari a 9.5 volte la Terra, presenta un’elevata eccentricità orbitale, insolita per pianeti così vicini alla propria stella. Questo lascia pensare che possa trovarsi in una fase di migrazione o risentire dell’influenza gravitazionale di un altro corpo celeste ancora sconosciuto. Se studi futuri confermeranno l’assenza di pianeti vicini in grado di spiegare la sua eccentricità, TOI-5800 b potrebbe diventare una prova concreta che i Nettuniani entrano nel deserto attraverso processi di high-eccentricity migration, ossia migrazioni su orbite molto allungate che vengono poi “circolarizzate” nel tempo dalle forze mareali.
Il secondo pianeta, TOI-5817 b, ha un’orbita di circa 15.6 giorni ed è particolarmente interessante per futuri studi atmosferici grazie alla luminosità della sua stella ospite. Il terzo, TOI-5795 b, è un super-Nettuno caldo che compie un’orbita in 6.1 giorni intorno a una stella più povera di metalli rispetto al Sole.
Queste scoperte contribuiscono a popolare la zona di confine del deserto dei Nettuniani caldi, fornendo nuove informazioni sui meccanismi che regolano la formazione e l’evoluzione dei sistemi planetari.